Nuoro, oltre 25mila presenze per Mastros: piace “l’intelligenza artigiana”

16 novembre 2025 alle 17:28

Il capoluogo barbaricino si è trasformato in un grande laboratorio a cielo aperto, capace di far incontrare arte, artigianato e musica. Dall’antica via Majore fino al quartiere deleddiano, Santu Predu, le cortes di Nuoro hanno regalato un colpo d’occhio accattivante già dalla mattinata di sabato. Alla fine saranno oltre 25 mila le presenze di un fine settimana da ricordare.

Le case storiche non hanno deluso: dalla dimora di Francesco Ciusa alla casa dei Contrafforti l’artigianato di qualità si è preso la scena, ha stupito. «Da sempre ho una passione per il Giappone», ammette Francesca Partenza, ideatrice di Cou.cou.ja. «Con le mie creazioni, in testa le borse, faccio dialogare questo Paese con la mia terra, la Sardegna. Così, le fantasie orientali incontrano l’orbace, dando vita a una commistione perfetta». Borse e accessori ma non solo. A casa Ciusa hanno trovato spazio pure gli abiti della tradizione, rarissimi, pezzi anche con oltre un secolo di vita. Oppure, i gioielli realizzati al momento da Nicola e Antonello Delogu. Padre e figlio, uniti da una sconfinata passione per la filigrana sarda. «Ai visitatori mostriamo soprattutto la lavorazione della “corbula”, un po’ il nostro simbolo. Portiamo avanti una storia lunga più di trent’anni».

Migliaia di visitatori hanno raggiunto il cuore dell’Isola, richiamati non solo del buon cibo ma innanzitutto della grande storia che si respira tra questi vicoli. Da Santu Predu si è levata pure una raccolta firme per Beniamino Zuncheddu: «Per restituire dignità alle vittime di errori giudiziari».