"Le mimose agli alberi, alle donne i diritti", è la frase proiettata sugli schermi della piazza Renaredda, a Porto Torres, in occasione della festa dell'8 marzo. Il flash mob in piazza Umberto I si è tinto di giallo, il colore delle mimose, per testimoniare una battaglia culturale contro la violenza di genere.

Il raduno Si è tenuto con alcuni rappresentanti dell'amministrazione comunale, e del sindaco Massimo Mulas, che hanno indossato un accessorio di colore giallo. L'evento è stato organizzato dal comitato civico Impresa Comune Porto Torres, di concerto con l'assessore alla Cultura Maria Bastiana Cocco e con l'associazione Fidapa.

Una manifestazione in ricordo dei tragici avvenimenti del 1911 da cui ha avuto origine la ricorrenza nata per onorare il sacrificio delle donne e per ricordare le lotte sociali e politiche che le donne hanno dovuto affrontare, e ancora affrontano, per far sì che la loro voce venga ascoltata e il loro ruolo venga riconosciuto in tutti gli ambiti della società, del mondo del lavoro e della politica. "Questo è solo un piccolo gesto per dire alla città che noi ci siamo e vogliamo lavorare per il bene della nostra comunità e che non dimentichiamo che le donne, soprattutto a Porto Torres, sono state spesso volano del cambiamento". Così la neo eletta coordinatrice del comitato civico Impresa Comune, Giovanna Manca, ha comunicato l'evento. Il flash mob si è concluso con la lettura di un brano originale letto dalla scrittrice portotorrese Dalila Speziga. Per Maria Chiara Virgilio, responsabile centro ascolto contro tutte le violenze Uil Sassari, "c'è una sensibilità maggiore, in quanto molti uomini hanno preso le distanze dagli episodi di maltrattamento e dai casi di femminicidio che si sono susseguiti dall'inizio del 2021, dove il fenomeno registra ancora numeri allarmanti: 15 omicidi sono troppi e su queste situazioni gravi occorre intervenire per inasprire le pene".
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