Anche nelle zone interne della Sardegna, come ad esempio nei centri del Meilogu, sono molti i ristoratori e i baristi a non aver aperto i battenti pur potendo.

Le motivazioni sono varie: troppe restrizioni, mancanza di tornaconto economico e poca gente in giro.

"Non siamo attualmente in grado di garantire la sicurezza. Non apriamo. Inoltre nessuno di noi sa esattamente come comportarsi", dice Gianni Cherchi, 42 anni, titolare di un bar di Banari.
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