Si scambiavano filmati hard attraverso Whatsapp, Telegram, e social network: 20 minorenni sono stati denunciati dalla Polizia postale che ha scovato delle vere e proprie "chat dell'orrore".

I reati contestati sono detenzione, divulgazione, cessione di materiale pedopornografico e istigazione a delinquere aggravata.

L'operazione è della polizia postale di Firenze. La vicenda è iniziata quando una madre lucchese, trovando sul cellulare del figlio quindicenne numerosi filmati hard con protagoniste giovanissime vittime, si è rivolta alla Polizia Postale chiedendo aiuto.

Dall'analisi del telefonino è emerso un numero esorbitante di filmati e immagini pedopornografiche. Presenti anche numerosi file "gore" (dall'inglese "incornare"), la nuova frontiera della divulgazione illegale, video e immagini provenienti dal dark web raffiguranti suicidi, mutilazioni, squartamenti e decapitazioni di persone, in qualche caso di animali.Il più "anziano" del gruppo ha compiuto da poco 17 anni, il più giovane ne ha 13. A far parte delle chat dell'orrore vi erano anche 7 adolescenti, tutti 13enni. Sono stati sequestrati decine di telefonini e computer.

(Unioneonline/F)
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