Sono trascorsi 40 anni dall'uccisione a Cinisi, in provincia di Palermo, di Peppino Impastato, giornalista e attivista antimafia 30enne che dalle frequenze della sua Radio Aut denunciava Cosa Nostra e l'omertà dei suoi concittadini.

I suoi attacchi erano rivolti soprattutto al boss locale Gaetano Badalamenti.

Fu ucciso la notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978.

Il suo cadavere venne disteso sui binari della ferrovia e fatto esplodere con una carica di tritolo. Per questo inizialmente si fece spazio l'ipotesi della morte in seguito a un attentato fallito.

Dopo un lungo iter processuale, l'11 aprile 2002 Badalamenti è stato riconosciuto come mandante del delitto e condannato all'ergastolo.

(Unioneonline/F)
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