«L’alluvione che ha colpito nelle scorse settimane l’Emilia-Romagna e le Marche, ma anche le violente piogge che si sono abbattute in questi ultimi giorni in Sardegna e in altre regioni d’Italia sono l’ennesima dimostrazione di quanto la crisi climatica stia accelerando il passo causando ingenti danni all’ambiente, all’economia del Paese, e perdite di vite umane».

Lo sottolinea Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, commentando il report dell’associazione sugli “eventi estremi” che si sono registrati in Italia nei primi mesi del 2023.

«Solo in Italia – si legge nel dossier – dall’inizio 2023 sono aumentati del +135% rispetto a quelli di inizio 2022. In particolare, nella Penisola, da gennaio a maggio, si sono registrati 122 eventi estremi contro i 52 degli stessi mesi del 2022. Gli allagamenti da piogge intense sono la tipologia che si è verificata con più frequenza con 30 eventi contro i 16 dei primi 5 mesi del 2022, segnando così un +87,5%. Inoltre, da inizio anno sono sei le regioni più colpite da eventi climatici estremi: Emilia-Romagna (36), Sicilia (15), Piemonte (10), Lazio (8), Lombardia (8), Toscana (8)».

«La fotografia scattata dal nostro Osservatorio Città Clima sugli eventi climatici estremi parla chiaro – prosegue Ciafani –  e per questo bisogna invertire al più presto la rotta. Al Governo Meloni chiediamo un’assunzione di responsabilità perché per affrontare il tema della crisi climatica serve una decisa volontà politica con interventi concreti non più rimandabili per riparare gli errori del passato come ad esempio tombare i fiumi, costruire in aree non idonee o in prossimità dei corsi d’acqua… Ora bisogna voltare pagina e i primi strumenti per farlo sono proprio il piano di adattamento al clima e le risorse per attuarlo, l’aggiornamento del PNIEC, una legge contro il consumo di suolo. Senza dimenticare che il Paese ha bisogno di più politiche territoriali di prevenzione e campagne informative di convivenza con il rischio. Solo così si potrà evitare che l’ultima tragedia sia la penultima e che il Paese rincorra sempre l’emergenza».

(Unioneonline/l.f.)

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