Cagliari, la Protezione Civile festeggia i 35 anni in Sardegna

03 dicembre 2024 alle 12:47aggiornato il 03 dicembre 2024 alle 12:49

Oggi, nella sala Sulis della Fiera di Cagliari, si celebra un traguardo importante: i 35 anni della Protezione Civile in Sardegna. Un appuntamento che non si limita alla celebrazione, ma guarda al futuro con progetti ambiziosi, finanziamenti strategici e una riflessione sul delicato equilibrio tra prevenzione e gestione delle emergenze. Fabio Ciciliano, Capo del Dipartimento Protezione Civile, ha sottolineato l’urgenza di affrontare il rischio idrogeologico, che coinvolge il 94% del territorio nazionale: «La Sardegna, come molte altre regioni, è ferita. È fondamentale investire nella prevenzione, un’azione che produce benefici nel medio e lungo periodo, sia in termini economici che nella riduzione delle emergenze». Questo approccio, ha ribadito Ciciliano, può migliorare la gestione territoriale e alleggerire i costi delle calamità.

Mauro Merella, Direttore Generale della Protezione Civile sarda, ha, invece, illustrato come verranno utilizzati i 60 milioni di euro stanziati per l’Isola: 10 milioni per potenziare i centri operativi comunali, 10 per il salvamento balneare, 20 per mezzi e attrezzature, 7 per sistemi di monitoraggio, come pluviometri e sensori contro alluvioni e incendi. Un ulteriore investimento sarà destinato al rafforzamento delle infrastrutture tecnologiche, per affrontare le emergenze in maniera integrata.

Al centro dei nuovi progetti c’è la Scuola Regionale di Protezione Civile, pensata per diffondere una cultura della prevenzione fin dalle scuole. «La formazione non riguarda solo i volontari, ma tutta la popolazione e gli enti locali, pilastri fondamentali della gestione del territorio», ha aggiunto Merella, evidenziando come la Sardegna sia un vero laboratorio nazionale per la pianificazione avanzata e l’innovazione.

Nel video l'intervista a Fabio Ciciliano, capo dipartimento Protezione civile Sardegna.