Cagliari, bando ai social: giovanissimi riuniti nel parco per leggere libri

29 luglio 2025 alle 18:52aggiornato il 29 luglio 2025 alle 19:14

Seduti in cerchio sulle panchine, cullati dal maestrale fresco che si insinua tra i carrubi e le magnolie. Mattina di fine luglio in un parco cagliaritano: nove ragazzi e nove libri in mano, un silenzio tagliato solo dal fruscio delle foglie spazzate dai giardinieri e dal sibilo stridulo dei pappagallini. Le biciclette appoggiate accanto, non c’è traccia di telefonini.

Una scena ai confini della realtà al tempo dell’adolescenza spesso stritolata da social e intelligenza artificiale. Hanno dai quindici ai vent’anni: “Stiamo facendo una nuova esperienza, rinunciando per un po’ di tempo a utilizzare i nostri cellulari”. Scuole diverse ma amicizia comune: “Ognuno legge il suo libro, poi ne parliamo”.

Da Dorian Gray al Giovane Werther e tanti altri: “Ora abbiamo tutti libri diversi, ma capita anche di scegliere un testo unico. Poi ognuno dice cosa ne pensa”.

Whatsapp e TikTok restano chiusi negli zaini: “Abbiamo una regola”, dicono in coro, “nessuno deve toccare il proprio smartphone. Ci stiamo abituando, è un’esperienza divertente”. L’entusiasmo sui volti di quei ragazzi è la ventata di freschezza che non ti aspetti. Una scena che fa saltare il banco dei cliché più scontati sulle giovani generazioni. Non ci sono filtri o schermi digitali nel parco  attraversato dalla voglia di leggere e conoscere dei nove lettori.

La sensazione è che quei ragazzi con il libro in mano si ritroveranno con più carte da giocare nella partita del loro futuro. Quanto meno è bello pensarlo.