Aree idonee, ultimo scoglio le deroghe ai Comuni: «Valutiamo anche il referendum popolare»
Attesa per mercoledì l'approvazione in Consiglio Regionale della Legge Aree Idonee della Giunta. Accelerata possibile grazie al confronto aperto fra schieramenti con la maggioranza disposta ad accogliere alcune richieste delle opposizioni.
Già condivisa la centralità normativa dello Statuto, un'altra revisione, ancora da ratificare, riguarda le deroghe ai Comuni per realizzare impianti di rinnovabili in aree non idonee. Di fatto, è l'ultimo nodo da sciogliere. Il testo originale dell'esecutivo prevedeva solo una delibera dei consigli comunali. Soluzione criticata, perchè ritenuta riduttiva, dalle stesse forze del Campo Largo.
«Stiamo valutando aggiunte - ha detto Michele Ciusa capogruppo del M5S - e lo strumento referendario può essere un metodo».
Possibile sia questo il punto di caduta: «Per noi il sistema di deroghe doveva essere eliminato o perlomeno rivisto - ha spiegato il capogruppo dei Riformatori Umberto Ticca - se si vuole derogare una legge regionale su un tema così importante ci deve essere il massimo coinvolgimento popolare».
Interviste a Michele Ciusa (M5S) e Umberto Ticca (Riformatori)
Stefano Fioretti