I prossimi avversari.

Torino, ora i conti tornano per BaroniDecisivo Zapata 

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Una prima parte di stagione altalenante per il Torino di Marco Baroni. Il momento più basso due settimane fa, nella sfida interna con il Milan, dove i granata, avanti per 2-0 nel primo tempo, si sono fatti rimontare dai rossoneri per 2-3. Poi la svolta: due vittorie consecutive, di misura, contro Cremonese e Sassuolo, che hanno rilanciato i granata a quota 20, a otto punti dalla zona retrocessione. L’imprevedibilità è sicuramente un tratto distintivo di questo Toro, che quest’anno è riuscito a battere anche avversari di caratura superiore, come Roma e Napoli. Ma i passaggi a vuoto non sono mancati. Come la sconfitta a Lecce. O la debacle interna contro il Como.

Squadra organizzata

Il dna del Torino è rimasto ben riconoscibile nel corso degli anni. Il 3-5-2, ormai un marchio di fabbrica, continua a essere il modulo di riferimento anche con Baroni. Il gioco dei granata si sviluppa prevalentemente sulle corsie esterne, con Lazaro sulla sinistra e Pedersen a destra. Il lavoro svolto da Vlasic, in mezzo al campo, è fondamentale: oltre a dettare i tempi di gioco, è determinante con i suoi inserimenti senza palla. Nelle ultime settimane il fantasista croato ha deciso i match contro Cremonese e Sassuolo. Al suo fianco, agiscono spesso Asllani e Gineitis. In difesa, Maripan guida una linea a tre che può variare con Ismajli e uno tra Tameze e Coco.

Di nuovo Duvan

Baroni può finalmente sfruttare una nuova risorsa per il reparto offensivo. Il capitano Zapata ha ormai superato l’infortunio al legamento crociato che lo ha costretto a saltare gran parte della scorsa stagione. Ora il colombiano si sta ritagliando sempre più spazio. Con il Milan è arrivato il suo primo gol in campionato. E nelle due vittorie di fila, è partito dal 1’, confermando di essere una delle prime scelte per l’attacco, insieme allo scozzese Adams. E questo a scapito di Simeone, una vecchia conoscenza del Cagliari.

L’ex di turno

Approdato in Sardegna nella stagione 2019-20, il Cholito trovò da subito continuità complice l'infortunio di Pavoletti. Chiuse l’anno con 12 reti. L’anno dopo, le cose non andarono altrettanto bene. Simeone faticò più del previsto, con uno score di appena 6 reti. E nell’estate del 2021 il Cagliari lo cedette in prestito con diritto di riscatto al Verona, dove si rilanciò siglando 17 gol decisivi. Riscattato dal Verona nel 2022, l’argentino fu poi venduto al Napoli. Con gli azzurri ha contribuito alla vittoria di due scudetti, senza però ritagliarsi un ruolo da protagonista, chiuso prima da Osimhen poi da Lukaku. Ora l’avventura al Toro, dove è partito alla grande con 4 centri per poi perdere terreno nelle gerarchie di Baroni.

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