Carbonia.

«Siamo in balìa dei vandali» 

La protesta: ci sono zone pericolose, nessun rispetta il divieto di accesso 

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«Come ristoratore sto molto attento alla mia area di competenza, ma ci sono troppi rischi per la sicurezza». È preoccupato Luigi Lorrai, gestore di un pub, una delle poche attività ancora operative nell’ex centro commerciale di via Roma: una struttura nata alla fine degli anni Ottanta che ospitava l’Euralcoop, Standa e numerosi altri negozi. Proprio nei locali sotterranei, nella mattinata di lunedì, è stato appiccato un incendio che ha costretto alla chiusura temporanea il bar “Da Lisa” e il negozio Fuji. Il bar è rimasto chiuso per l’intera giornata, come conferma la titolare Anna Lisa Sanna: «Siamo molto dispiaciuti, abbiamo registrato una importante perdita economica». Le attività coinvolte fanno parte di un complesso oggi quasi totalmente abbandonato, caratterizzato da locali distrutti, cumuli di rifiuti e strutture in ferro pericolanti, con evidenti rischi per la sicurezza. Nonostante una precedente ordinanza del Comune, l’area risulta ancora facilmente accessibile.

Tanti pericoli

«Non è di mia competenza ma mi capita spesso di dover fare anche da guardiano – prosegue Lorrai – allontanando ragazzini che entrano in zone molto pericolose della struttura. Non è la prima volta che vengono appiccati incendi, anche se in passato erano di minore entità». Il gestore racconta di essere stato avvisato immediatamente del rogo e di essersi recato sul posto: «Fortunatamente il mio locale non ha subito danni, ma credo sia arrivato il momento di mettere in sicurezza tutta l’area. Oltre a essere un pericolo, è un pessimo biglietto da visita per la città e per la mia attività: un cliente che arriva da fuori e vede questo scempio scappa via». Sulla questione interviene anche Anna Lisa Sanna: «Ho provato più volte a chiudere i passaggi vicino al mio bar, ma l’area resta accessibile e priva di sicurezza. È ora che qualcuno intervenga seriamente».

Il Comune

Il problema è noto anche all’amministrazione comunale. «Da alcuni anni – dice il sindaco Pietro Morittu - abbiamo preso in carico l’analisi della situazione. L’immobile è soggetto a una procedura esecutiva del Tribunale di Cagliari, in seguito al decesso del proprietario nel 2021». Nel luglio 2024 il Comune ha emesso un’ordinanza provvisoria di messa in sicurezza, con la delimitazione dell’area per inibire l’accesso alla struttura e alle zone circostanti. Successivamente, dopo la nomina del curatore dell’eredità, è stata emanata una nuova ordinanza per l’adozione di tutte le misure necessarie alla messa in sicurezza dell’area, comprese la delimitazione dell’edificio e la segnalazione di tutte le situazioni di pericolo. Lo scorso 10 novembre è stato effettuato un sopralluogo per eseguire gli accertamenti preliminari al fine di affidare con urgenza i lavori a una ditta specializzata.

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