Il voto di ottobre.

Regionali, per Schlein il grattacapo Toscana Schiarita in Campania 

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La ricandidatura del presidente della Toscana Eugenio Giani resta in bilico: l’incontro al Nazareno con la segretaria del Pd Elly Schlein non si è chiuso con un via libera. Fra i «pilastri condivisi» che i vertici regionali e nazionali del partito hanno posto alla base della campagna elettorale ci sono «la collaborazione con il presidente, l'unità del partito - spiega il segretario toscano, Emiliano Fossi - e la costruzione di una coalizione con tutte le forze alternative alla destra». E Schlein conferma: «Stiamo lavorando in tutte le sei regioni che vanno al voto per costruire alleanze inclusive e competitive per battere queste destre». Per adesso Giani non ha l’appoggio del M5S toscano, ma resta comunque in gioco. «Macché passo indietro», ha risposto uscendo dal Nazareno. Dalla sua parte c’è anche il fattore agenda: il voto sarà il 12 ottobre e per trovare un nome alternativo il tempo è poco. E secondo i suoi sostenitori, se nell’assemblea del partito toscano si arrivasse alla conta, Giani partirebbe ben quotato. Ma lui frena e scrive: «Affido alla segretaria nazionale e al segretario regionale la guida del percorso politico. Da parte mia, ne rispetterò le decisioni e la conclusione.

Il nodo Nord Est

Nel centrodestra si attende invece il vertice di domani fra Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi. Il nodo resta il Veneto, con il governatore uscente Luca Zaia che è tornato a ventilare l’ipotesi di una sua lista: «Ho sempre pudore a parlare delle “mie” liste civiche - ha spiegato - Ovvio che al tavolo nazionale anche questo sarà argomento di discussione». E poi: «L’eventuale lista Zaia è rispettosa nei confronti di tutti coloro che non votano Lega, che non votano centrodestra ma che comunque sarebbero disponibili a sostenere una candidatura». Intanto un altro governatore leghista, il friulano Massimiliano Fedriga, ha chiesto un rinvio delle urne: «Per le Regioni che vanno al voto in autunno c’è il rischio di bilancio provvisorio. Bisogna rinviare di qualche mese le elezioni o fare una norma ah hoc». Sembra invece in via di definizione la partita campana, dove aumentano le quotazioni di Roberto Fico come candidato del centrosinistra: «Il presidente Conte ha avuto una posizione estremamente corretta - ha detto il governatore campano Vincenzo De Luca, da sempre freddo verso Fico, commentando il suo incontro col leader M5S - dicendo una cosa non scontata: prima di fare chiacchiere al vento bisogna iniziare a discutere di un programma». E il deputato M5S Francesco Silvestri: sulla corsa in Campania «a breve avremo una risposta e, secondo me, sarà un’ottima risposta».

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