MILANO. La balena di cartapesta milanese come la Venere degli stracci a Napoli, due opere di arte pubblica divorate da un incendio doloso. Del cetaceo azzurro che accoglieva i visitatori alla Triennale rimane solo l’anima in metallo e un pezzo di pinna che mostra ancora l’azzurro e il bianco. A incendiare all’alba di ieri l’installazione “Inequalities” di Jacopo Allegrucci, realizzata per la 24esima Esposizione internazionale, è stato un 33enne di origine egiziana, senza fissa dimora, arrestato poco dopo con l’accusa di incendio doloso. Sono ancora sconosciute le motivazioni del gesto, definito dal ministro della Cultura Alessandro Giuli come un «atto vile e insensato che colpisce non soltanto un’opera di straordinaria forza simbolica, ma anche la cultura, la libertà creativa e la coscienza civile del nostro Paese». L’opera fa parte della serie di animali in cartapesta realizzata da Allegrucci: le sculture monumentali si alterneranno durante l’esposizione, dopo la balena sarebbe dovuto arrivare proprio ieri l’elefante del Kenya, poi una giraffa e un ippopotamo. L’artista parla di «ottusa violenza umana» contro un’opera «che vuole denunciare la fragilità di alcune specie che sono ormai in estinzione». E poi: «Il messaggio che voglio trasmettere è quello della fragilità. Con il cambiamento climatico anche questa opera doveva disfarsi piano, piano, con la pioggia e il sole».
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