Selargius.

Medico in pensione, pazienti in rivolta 

La dottoressa voleva restare un altro anno ma l’Asl avrebbe cambiato idea 

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«Sarei voluta restare e occuparmi ancora dei miei pazienti, sino a fine 2026 come mi era stato detto. Sarà la direzione generale della Asl a decidere cosa è meglio fare».

Nelle parole della dottoressa Anna Maria Palladino, 70 anni e medico di famiglia a Selargius da 25 anni, c’è tutta la disponibilità di mettersi ancora al servizio dei suoi pazienti e il dispiacere di lasciare il 31 dicembre - un anno prima di quanto previsto - l’ambulatorio di via San Salvatore diventato punto di riferimento sanitario del quartiere. Tanto da scatenare preoccupazione e ansia fra i suoi pazienti, in gran parte anziani: «Abbiamo bisogno di un medico nel rione», l’allarme dei residenti della zona.

Le proteste

Immediata la mobilitazione dei suoi oltre 1.500 pazienti: «Mentre le cronache raccontano di giovani medici pronti a fuggire all’estero per stipendi più alti e maggiori gratificazioni professionali, c’è un medico di famiglia che non vuole lasciare il suo studio dopo tanti anni di onorata carriera», dice Paola Mocci. «Si è dimostrata profondamente legata al suo lavoro, ai suoi pazienti, e sente il dovere di continuare a offrire la sua esperienza. Non è giusto che vada via un anno prima». A guidare malcontento e mobilitazione in città c'è Maria Carmela Dettori, 77 anni: «Non ci sono medici liberi a Selargius e si pronostica la necessità di cercare assistenza in altri Comuni», dice. «Io, e molti altri pazienti, non abbiamo la possibilità di spostarci per le patologie di cui soffriamo». Poi l’appello «alla Asl e all'Assessorato regionale alla Sanità perché intervengano tempestivamente per una proroga della dottoressa Palladino o, qualora questo non fosse proprio possibile, l’immediata sostituzione».

L’amarezza

La dottoressa non nasconde il dispiacere: «Sono a Selargius da 25 anni, per i pazienti sono diventata una di famiglia. Certo questo lavoro, come tutti, non può essere per sempre. A suo tempo ho dato la disponibilità a lavorare sino ai 72 anni, per via della carenza di medici, e mi è stata data la possibilità di farlo». Ora le cose però sembra siano cambiate. «Sapevo che l’incarico sarebbe cessato nel momento in cui venivano nominati i nuovi medici titolari, spero fra questi ci sia un dottore che sarà presente in città». Resta infatti da capire se le nuove nomine della Asl sono previste nell’ambito territoriale di Cagliari, oppure ci sarà - come viene chiesto - un nuovo medico in città da gennaio 2026.

Il sindaco

Preoccupazioni di fronte alle quali ha preso posizione anche il sindaco Gigi Concu, inviando anche una richiesta di chiarimenti all’Asl in cui sollecita «con urgenza di voler procedere alla tempestiva nomina di un medico sostituto o all’assegnazione di un nuovo titolare, al fine di garantire la continuità assistenziale e la piena tutela del diritto alla salute, sancito dall’art. 32 della Costituzione». Perché – aggiunge - «sarebbe inaccettabile se i selargini fossero costretti a rivolgersi ad altri Comuni».

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