Una volta accese, le luci di Natale hanno illuminato Samassi accendendo entusiasmo, curiosità e anche qualche polemica. Dopo tredici anni senza luminarie, quest’anno le decorazioni sono tornate, rispondendo a una richiesta che molti cittadini sentivano da tempo: vedere il paese vestito a festa.
Negli anni non erano mancati altri segni per celebrare il Natale, ma l’assenza delle luminarie restava una ferita simbolica. Il loro ritorno, però, non è solo una questione estetica: dietro le luci c’è una storia di collaborazione che ha coinvolto istituzioni, associazioni e anche chi, a Samassi, è arrivato da lontano.
Il Comune ha stanziato complessivamente 18 mila euro per le decorazioni natalizie e per sostenere il programma di iniziative dell’intero mese di dicembre. A questo si è aggiunto un contributo inaspettato: una donazione di tremila euro alla Pro Loco da parte di Greg Cherven, 56 anni, e Romina Cherven, 54 anni, una coppia americana che vive a Samassi da tre anni. Sui social però qualcuno non ha gradito, ha insinuato che ci fosse un secondo fine o che il Comune fosse troppo povero per provvedere da solo.
«Per noi il significato è portare un po’ di luce, non solo quella delle luminarie ma nelle persone – raccontano –. Quando abbiamo visto alcune insinuazioni online ci siamo rimasti male. Noi vogliamo solo essere parte della comunità». Nonostante le polemiche, c’è anche un aspetto che li ha colpiti positivamente: «Molte persone ci hanno difeso».
La sindaca Beatrice Muscas spiega: «Abbiamo capito che le luminarie erano un desiderio sentito. Lo scorso anno la Pro Loco era in fase di cambiamento, quest’anno si è riorganizzata. Abbiamo voluto un albero importante: ne abbiamo scelto uno di cinque metri, acquistato da un fiorista di Samassi, con un investimento di circa ottomila euro». Il Comune ha poi destinato cinquemila euro alle luminarie e altri cinquemila alle iniziative natalizie, affidandoli alla Pro Loco. «Gli allacci resteranno a carico del Comune e saranno pagati nel 2026. È stato uno sforzo, ma volevamo rispondere a un desiderio dei cittadini con qualcosa di elegante».
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