Doveva essere una giornata spensierata con le proprie opere esposte nella capitale, ma per Alessandro Lisci, fotoamatore di Pabillonis, non è stato così. «Venerdì sono andato a Roma per una mostra laboratorio, The Folderol Workshops, e al volo di ritorno a Cagliari, pur essendo arrivato due ore prima, non c’era nessuno ai banchi del check-in Aeroitalia. Erano andati via».
Con lui altri passeggeri rimasti bloccati: alcuni, pur avendo solo bagaglio a mano, non potevano partire perché non funzionava l’app per il check-in online. «Alla fine hanno mandato qualcuno che ha registrato tutti e preso la mia valigia che in Sardegna non è mai arrivata». Lisci trasportava immagini di qualità incorniciate per l’occasione, per un valore di circa 700 euro, ma anche le sue fotocamere artigianali costruite con pezzi di storia familiare: una da una scatola per sterilizzare siringhe di vetro (la siringa è il pulsante di scatto); un’altra da una scatola di saponi; un’altra ancora da una vecchia scatola di dolci. «Oggetti poveri, ma unici: per me valgono più delle stampe», conclude Lisci.
«Il check-in è rimasto chiuso per circa quindici minuti a causa di una mancata comunicazione interna legata a un aggiornamento voli con il personale aeroportuale. La situazione è stata immediatamente risolta e il banco riaperto – fa sapere da Aeroitalia –. Per i bagagli, essendo Fiumicino uno scalo internazionale, può accadere che qualche collo esca dai nostri flussi e venga momentaneamente smarrito. Abbiamo effettuato le verifiche necessarie e possiamo confermare che il passeggero riavrà il suo bagaglio a Cagliari nelle prossime ore». In effetti martedì sera è arrivata la chiamata: la valigia è stata ritrovata.
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