Poteva andare peggio, ma poteva anche andare meglio. Gli accertamenti clinici ai quali si è sottoposto ieri mattina Michael Folorunsho hanno evidenziato una distrazione al legamento collaterale mediale del ginocchio destro. Almeno un mese di stop per il centrocampista del Cagliari che si è infortunato segnando il gol del provvisorio 1-1 domenica alla Unipol Domus contro il Pisa. Salterà sicuramente le partite con Torino, Milan, Cremonese, Genoa, Juventus e Fiorentina. Poi si vedrà.
La dinamica
Il paradosso per Folorunsho che non ha potuto nemmeno festeggiare in campo il primo gol con la maglia rossoblù tanto era forte il dolore, ora dovrà addirittura fermarsi per un po’. Ha segnato di testa in tuffo sul cross di Zappa, poi nella scivolata a terra il ginocchio è andato a picchiare violentemente sul palo. Il problema, tuttavia, non è stato tanto il colpo preso, quanto la flessione che ha subito il ginocchio. Quasi non ci ha dormito la notte dal dolore, il centrocampista romano, che al mattino successivo, però, sembrava decisamente più ottimista. Si è presentato così al Crai Sport Center di Assemini dove era in programma la ripresa degli allenamenti. Si è fatto visitare dallo staff medico rossoblù in attesa degli accertamenti strumentali che hanno spazzato via ogni dubbio residuo (e ogni speranza).
Sempre in campo
Brutta tegola per il Cagliari, come se già non bastassero gli infortuni di Belotti e Felici (rottura del crociato per entrambi), oltre a quello in difesa di Zé Pedro. E non ci sono nemmeno Luvumbo e Liteta, impegnati con la Coppa d'Africa. Folorunsho era un punto fermo di Pisacane che lo ha schierato titolare in tutte le sedici partite sin qui giocate. Se i tempi di recupero dovessero essere quelli previsti, potrebbe puntare al match con il Verona del 1° febbraio, proprio contro la sua ex squadra, quella con cui ha giocato la migliore stagione in Serie A sino ad arrivare addirittura alla Nazionale.
In Sardegna, in prestito dal Napoli, Folorunsho sta provando a rilanciarsi dopo un campionato anonimo tra lo stesso Napoli e la Fiorentina. Sino al gol col Pisa, si era preso la scena più per la lite con il romanista Hermoso che per le gesta in campo. Già a Bergamo, era stato tuttavia incisivo dando il via con un delizioso tocco di esterno all’azione che ha portato alla rete di Gaetano. Il preludio alla sua, di rete, arrivata otto giorni dopo. E pagata a caro prezzo.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi
