Sardegna e Sicilia fanalino di coda nella classifica nazionale delle esportazioni: nel terzo trimestre 2025 l’Istat stima una crescita per tutte le ripartizioni territoriali, ad eccezione di Sud e Isole (-0,9%).
Nel periodo gennaio-settembre 2025, il valore complessivo dell’export italiano ha registrato un aumento del +3,6%, trainato da Centro e Nord. Nella direzione opposta invece Sardegna e Sicilia, con un’ampia contrazione del -7,3%.
Lo scenario
La Sardegna persiste tra le regioni meno competitive. Con un calo del -11,5%, si colloca al secondo posto per valori negativi: peggio solo la Basilicata (-12,1%), seguono Molise (-7,7%) e Sicilia (-5,1%). Minori vendite di coke e prodotti petroliferi raffinati dalle isole, e di autoveicoli da Piemonte e Campania, assieme al calo dei mercati toscani contribuiscono negativamente per -1,1 punti percentuali. D’altra parte il mercato di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Toscana, Lazio, Lombardia, Campania e Abruzzo, spiegano la crescita di 3,0 punti percentuali dell’export nazionale.
Dall’analisi provinciale dell’Istat emergono contributi negativi da parte di Cagliari, che si colloca al fianco di Milano, Siracusa, Siena e Venezia. Performance positive invece arrivano da Firenze, Trieste, Frosinone, Varese e Arezzo.
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