Sanità

Il piano di Asl 8 e Brotzu: «Lotta alle liste d’attesa con visite nel weekend» 

Partecipano anche le strutture private Todde: sforzo comune per una svolta 

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Il doppio piano è annunciato via mail, in tarda mattina, a distanza di un’ora l’uno dall’altro. Prima la Asl 8 di Cagliari, «con il recupero di 30mila prenotazioni»; poi «il programma straordinario dell’Arnas Brotzu», ugualmente «finalizzato alla riduzione delle liste d’attesa». Il progetto pubblico è aperto alla partecipazione delle strutture private. In serata Alessandra Todde che fa sintesi: «L’accesso ai servizi sanitari non può diventare un percorso a ostacoli».

L’Azienda del capoluogo

Alla Asl 8 funzionerà in questo modo: «I pazienti saranno richiamati e riprogrammati» in modo da «anticipare visite ed esami». L’accelerata arriva grazie a «uno stanziamento di 5 milioni di euro della Regione». Soldi messi a bilancio nella Finanziaria 2025. La lotta alle liste d’attesa, stando al progetto, si articola in tre fasi. «Nella prima – spiegano dall’Azienda sanitaria – si raccolgono le adesioni al progetto». Oltre alla parte pubblica, partecipano le strutture convenzionate. Quindi vengono predisposte le nuove agende specifiche in cui trasferire le prenotazioni». Infine «l’attività vera e proprio di recall», di richiamo, «mediante la quale i pazienti con prenotazioni oltre i tempi massimi previsti verranno contattati per una nuova collocazione degli appuntamenti».

L’ospedale di Cagliari

Da via Peretti, sotto la gestione commissariale di Maurizio Marcias, danno anche una data: per “bruciare” le liste d’attesa di comincia domani, con «un significativo potenziamento delle attività cliniche, diagnostiche e chirurgiche in particolare». Il tutto, «nelle diverse strutture specialistiche aziendali. L’iniziativa, promossa in coerenza con le linee regionali per il recupero delle prestazioni arretrate, prevede l’attivazione di sedute aggiuntive nei giorni prefestivi e festivi, garantendo un più rapido accesso ai servizi e una migliore continuità assistenziale». L’attività in sala operatoria è considerata «una parte centrale» del programma straordinario «con l’obiettivo di ampliare il numero di interventi programmabili e migliorare la tempestività delle cure».

Specialità mediche

Dalla Asl 8 sottolineano che saranno garantite «prestazioni diagnostiche come mammografia ed ecografia, ecodoppler, elettrocardiogramma e visite specialistiche», da quelle oculistiche alle cardiologiche passando per le allergologiche. Al Brotzu i pazienti verranno chiamati per la chirurgia senologica, l’ematologia, la terapia del dolore, l’ortopedia e la traumatologia. Ancora: nefrologia, neurologia e stroke unit, cardiologia pediatrica ed emodinamica. Idem la ginecologia, la radiologia e la cardiologia oncologiche. «Esiste – dice Aldo Atzori, commissario straordinario della Asl 8 – un significativo volume di prestazioni che superano i tempi di attesa previsti. Il progetto è in fase di realizzazione».

La Regione

Todde chiarisce che «questa è una decisione che abbiamo voluto con forza». I cinque milioni di euro sono «in parte dedicati all’attività di richiamo degli utenti, in parte all’incremento di budget destinato ai soggetti privati accreditati». Segue una sottolineatura: «Le strutture del Brotzu stanno aderendo a uno sforzo comune che consentirà di ampliare anche le liste operatorie e accelerare gli interventi più urgenti. Recupereremo – conclude la presidente – le prestazioni rimaste indietro, daremo priorità a chi è in attesa da più tempo e concentreremo le energie nei settori in cui la domanda è più alta. Questa è la direzione scelta per la sanità sarda: intervenire dove serve, senza rinvii e alibi». ( al. car. )

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