Il caso.

E sul caro voli l’Antitrust esclude il “cartello” 

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È scontro consumatori-Antitrust dopo le parole dell’autorità sul caro voli a Natale per la Sardegna e la Sicilia che, in audizione alla Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità, ha escluso pratiche scorrette delle compagnie. «Nel complesso, l’analisi condotta sui mercati delle rotte domestiche da e per la Sicilia e la Sardegna non ha fatto emergere elementi di criticità concorrenziali in relazione al funzionamento degli algoritmi di prezzo o alla concreta dinamica dei prezzi, tali da far presumere, allo stato, fenomeni di collusione tra compagnie aeree suscettibili di interventi ai sensi della normativa antitrust», ha detto il segretario generale Guido Stazi. Il discorso di Stazi si inserisce nell'ambito dell’indagine conoscitiva sugli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo dei passeggeri sulle rotte nazionali da e per la Sicilia e la Sardegna, la cui data di chiusura è prevista per il 31 dicembre 2025. Ma i consumatori che già nei giorni scorsi avevano alzato il problema partono all'attacco: per il caro-voli per Sicilia e Sardegna il problema non è la profilazione degli utenti per la personalizzazione dei prezzi, ma l’uso degli algoritmi da parte delle compagnie aeree che fanno lievitare a livelli insostenibili le tariffe dei biglietti, dice il Codacons. Rincara Assoutenti: «Quando a Natale un biglietto aereo per volare dalle città del nord Italia arriva a costare più di un volo intercontinentale non si può parlare di assenza di criticità», afferma il presidente Gabriele Melluso.

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