Basket B Interregionale.

Esperia, un anno in attivo 

È in zona playoff ma Zucca non vuole dimenticare il nuoto 

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Un colpo di coda provvidenziale, capace di dare slancio e direzione a una prima parte di stagione vissuta tra luci e ombre. L’Esperia Cagliari ha salutato il suo 2025 con tre vittorie consecutive che hanno rimesso in ordine la classifica. Dodici punti, settimo posto e piena zona playoff: un ruolino di marcia migliorabile, ma che alimenta comunque l’ottimismo.

Un anno di crescita
Il 2025, per l’Esperia, è stato un anno di consolidamento e di risultati da ricordare. A tracciarne il bilancio è il dirigente Luigi Zucca: «I risultati agonistici e societari sono stati gratificanti e ci dicono che la strada è quella giusta». Un percorso scandito da immagini simboliche: «Penso alle vittorie europee di Fabio Dalu, alle medaglie di Francesca Zucca, alla finale di B Interregionale dello scorso anno, alla riapertura del palazzetto con 1100 presenze fisse sugli spalti». Anche il mancato ripescaggio in B Nazionale viene letto senza rimpianti: «Non lo considero una delusione. Era parte di un processo di crescita programmato, quasi realizzato, che non si è concretizzato per scelte non condivise».

Nuove prospettive
Scendendo nel dettaglio della pallacanestro, Zucca individua le ragioni di un avvio complicato soprattutto sul piano tecnico: «La squadra è cambiata, nella struttura e nei giocatori. Ora abbiamo due lunghi oltre i due metri, un assetto diverso che imponeva un cambio di pelle. E l’assenza di Marco Giordano è stata inevitabilmente un fattore in negativo». Senza alibi, ma con lucidità: «Il torneo è cresciuto qualitativamente e ogni avversaria aveva una motivazione in più contro una finalista dell’anno precedente». Anche il rientro di Giordano è ora più vicino, i riscontri sembrano incoraggianti. Intanto le tre vittorie di fine anno hanno avuto un peso specifico notevole: «Erano tutte partite insidiose, affrontate una alla volta con il giusto spirito. Chiudiamo il 2025 in crescendo».

Obiettivi futuri
Il 2026 si aprirà con un doppio banco di prova severo, contro Carver e Stella Ebk, ma senza proclami: «L’obiettivo sportivo è migliorare o almeno pareggiare il risultato dello scorso anno, senza fare drammi se non dovesse arrivare». Centrale resta il progetto, capace di attrarre pubblico e sponsor: «L’anno scorso abbiamo perso la finale, quest’anno non siamo partiti benissimo eppure il palazzetto è pieno. Vuol dire che le persone vengono, si divertono e vogliono essere parte di questo progetto». Un percorso sostenuto anche dalle istituzioni: «Ringraziamo il Comune per le poltroncine al PalaPirastu e l’attenzione alla nostra realtà». Sul mercato, infine, prudenza: «Ci concentriamo sull’inserimento di Giordano. Una volta trovato il nuovo equilibrio, valuteremo con calma». Con la consapevolezza che vincere aiuta, ma che la solidità del cammino resta il vero patrimonio dell’Esperia.

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