Difesa.

Da Cagliari a Teulada, costi quintuplicati per le “Caserme verdi”   

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Per le caserme Mereu, Villasanta e Monfenera, a Cagliari, era stata preventivata una spesa di 75 milioni di euro. Ne serviranno 260, almeno. Il piano per la caserma Pisano di Teulada invece si basava su una spesa presunta di 65 milioni: il nuovo conteggio dice che il fabbisogno è di 300. Sono quasi quintuplicati i costi per il grande progetto “Caserme Verdi” che il ministero della Difesa ha partorito per il rinnovamento di 28 siti militari sparsi per l’Italia. Cinque infrastrutture considerate «strategiche» sono in Sardegna. Da 1,4 miliardi complessivi si è passati a (almeno) 6,5. E gli stabilimenti con le stellette dell’Isola diventeranno moderni e “ecosostenibili” nel 2045. Forse. Tutta colpa, pare, «dell’aumento dei prezzi del settore edilizio e delle materie prime, della pandemia e del superbonus 110%». Lo dice il Ministero alla Corte dei Conti che, dopo aver rilevato errori per qualche miliardo, c’è andata giù pesante.

Il piano era stato presentato in pompa magna a Cagliari nel 2020. Il capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale Salvatore Farina, aveva parlato di «basi militari di nuova generazione, efficienti, funzionali, ispirate a criteri costruttivi innovativi con basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione», aperte ai civili. Ma visto che poco o nulla si è mosso, la sezione centrale della Corte dei Conti ha attivato i controlli. È emerso che «originariamente era prevista una prima fase sperimentale della durata di 11 anni dal 2023 al 2032 per l’affidamento dei servizi e la realizzazione delle opere sulle aree selezionate con l’obiettivo finale». Erano 28 in tutto, comprese le caserme sarde. Ma la Difesa, a causa dell’aumento dei costi, ha deciso di limitarsi a sette (e le sarde restano fuori). Lo scostamento per l’intero progetto è plurimiliardario. I giudici contabili rilevano che «le risorse inizialmente stimate sono risultata sufficiente per la realizzazione di soltanto sette di essi. Pertanto, per consentire realisticamente il prosieguo delle ulteriori fasi del programma», che passa anche per la Sardegna, «si ritiene necessario che l’Amministrazione provveda dapprima alla stima dei costi realisticamente necessari alla realizzazione di ciascuno dei ventuno progetti rimanenti, sulla cui base ottenere gli stanziamenti necessari». Le caserme sarde rimangono grigie.

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