L’emergenza

Carlo Felice, ritardi e ingorghi 

Nuraminis, un’ora per percorrere un tratto di dieci chilometri 

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La pioggia rallenta i lavori del cantiere di ammodernamento della Statale 131 in territorio di Nuraminis e prolunga i disagi degli automobili sardi (90 mila al giorno i passaggi stimati) costretti a restringimenti di carreggiata, deviazioni improvvise, divieti di sorpasso e limiti di velocità, con le auto che si sfiorano nella carreggiata a doppio senso di circolazione contrapposto.

L’Anas

«Si può bitumare solo se non piove, se il tempo ci assiste termineremo prima possibile la posa dell’asfalto drenante nella carreggiata nord», fanno sapere dall’Anas. Possibilmente già oggi quindi. Occhi rivolti al cielo, insomma, con la speranza che le precipitazioni, attese dagli agricoltori come la manna per i loro campi assetati, si tengano lontane dal megacantiere da 65 milioni di euro affidato dall’Anas all’impresa Aleandri Spa.

I lavori, assolutamente necessari per fare della 131, come sostiene l’Anas, «una strada più moderna e sicura», cominciati a novembre del 2010 con la realizzazione della viabilità secondaria di servizio, stanno accumulando ritardi su ritardi. E se si viaggia con la pioggia, che dovrebbe ripresentarsi nel fine settimana, oltre a rallentare il cantiere, il traffico diventa più difficoltoso e pericoloso. Insomma: il tratto interessato di poco meno di 10 chilometri (tra il chilometro 23,885 ed il chilometro 32,412) si conferma tra i più complicati da percorrere in automobile dell’intera Carlo Felice.

Le reazioni

Stefano Anni, imprenditore agricolo e sindaco di Nuraminis, a questo punto spera nella clemenza del tempo. «Attendiamo la fine della bitumazione», sospira Anni, che si trova in equilibrio tra la riaffermazione dell’indiscutibile utilità dei lavori e il fastidio per i disagi dei suoi concittadini che da anni “subiscono” il cantiere che assedia e isola gli abitati di Nuraminis e della frazione Villagreca.

L’ultima tegola in ordine di tempo è la chiusura dello svincolo sud di Nuraminis al chilometro 26,200 della Carlo Felice, con ingresso obbligato per Nuraminis esclusivamente nello svincolo nord, al chilometro 28 della 131, all’incrocio per la Provinciale 33 direzione Nuraminis-Samatzai.

Incubo 131, viene da dire, dove il primo tappo se si proviene da Cagliari si incontra appena dopo Monastir, al 23esimo chilometro, dove c’è l’approccio alla deviazione sulla carreggiata opposta (quella sud, direzione Cagliari, sulla quale fino a oggi, nella migliore delle ipotesi, si viaggia a doppio senso di marcia) che si presenta improvvisamente costringendo a rallentare quasi di colpo.

I disagi

Risultato: nelle ore di punta, caratterizzate dalle auto incolonnate a passo d’uomo, per attraversare i 10 chilometri del cantiere 131 in tratto nuraminese non basta un’ora. Sempre che non ci si metta di mezzo l’incidente e il tamponamento a catena (causati, va sottolineato, soprattutto dalla disattenzione e dall’impudenza di chi sta al volante delle auto) diventati ormai una prassi giornaliera: da quello grave di sabato scorso con quattro feriti tra cui un bambino, a quelli meno gravi di domenica scorsa e ieri.

E se nei giorni feriali le criticità maggiori sono nelle prime ore del giorno (fra le 7 e le 9) se si viaggia verso Cagliari, e alla sera, dopo le 18, se invece si percorre quel tratto della 131 verso nord, il sabato e la domenica a rallentare la tabella di marcia sono le migliaia di auto dei vacanzieri del weekend di rientro dalle gite alle cortes dell’Autunno in Barbagia e a Saboris antigus fra Trexenta e Sarcidano a intasare i colli di bottiglia che dal 32esimo chilometro (Serrenti) che si incontrano a ritmo continuo.

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