Serie A.

Cagliari, il dilemma Yerry Mina 

Meglio il colombiano non al top o Luperto in piena forma sabato col Torino? 
Cagliari Vs Como Nella foto :Yerry MinaFoto Fabio Murru
Cagliari Vs Como Nella foto :Yerry MinaFoto Fabio Murru
Cagliari Vs Como Nella foto :Yerry MinaFoto Fabio Murru

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Mina a tutti i costi, che senso ha? Se lo sono chiesti in tanti domenica allo stadio. Continuano a chiederselo al Crai Sport Center di Assemini dove la squadra ha ripreso ad allenarsi da due giorni in vista del match col Torino, l’ultimo del 2025. Palesemente in difficoltà sul piano fisico non avendo recuperato completamente da un infortunio al ginocchio che si trascina da settimane, anzi da mesi. Praticamente dallo scorso campionato. Cagliari-Pisa correva troppo veloce per il difensore colombiano che non è riuscito a portare la partita dalla sua parte nemmeno attraverso i soliti sotterfugi. Non sono bastati l’esperienza e i centonovantacinque centimetri che lo rendono sempre e comunque insuperabile nelle palle più alte, la differenza l’ha fatta il ritmo gara, che pure ha provato (senza mai riuscirci) a rallentare. Così, il più delle volte, si è trovato in ritardo rispetto all’attaccante o nel posto sbagliato al momento sbagliato. Tra lo stupore e il malessere della Domus. Tutto questo, tra l’altro, mentre Luperto se ne stava seduto in panchina.

Troppo presto

L’importanza di Mina per il Cagliari non è in discussione, ha avuto un ruolo determinante nelle ultime due salvezze. E, quando ha potuto, lo ha avuto anche quest’anno. Ormai è abituato a convivere con gli acciacchi, tante gare le ha giocate al limite riuscendo comunque a gestirsi durante la settimana, e di conseguenza in partita. Probabilmente, contro il Pisa quel limite l’ha superato. Non aveva recuperato del tutto e ha forzato il rientro, senza, però, fare i conti con l’esuberanza toscana. Paradossalmente, gli ha coperto le spalle il più inesperto della compagnia, Rodriguez, che al contrario si è preso la scena dimostrando di avere anche testa e carattere, oltre al talento.

Verso Torino

Insomma, no. Non è stata la sua partita, forse non doveva esserlo. E il dilemma ora diventa quasi amletico: meglio un Mina acciaccato o un Luperto integro? Anche perché, al di là della “concessione” a Scamacca in occasione del 2-1 a Bergamo, l’ex capitano dell’Empoli ha da subito dimostrato un buon feeling tattico con Rodriguez e formato con Zappa un terzetto difensivo di assoluta affidabilità con la Roma e per buona parte contro la stessa Atalanta. Un terzetto smontato poi, proprio per far posto a Mina. E che magari potrebbe tornare in auge sabato contro il Toro.

Work in progress

Dipenderà innanzitutto dall’impatto che avrà tra oggi e domani il colombiano in allenamento, considerato anche che contro il Pisa è rimasto in campo sino alla fine e che tra una partita e l’altra saranno passati sei giorni e non sette. Ieri ha alternato il solito lavoro specifico alla parte col gruppo. Intanto, Luperto ha incassato l’ennesima esclusione di una stagione surreale, in netto contrasto con quella passata. E con gennaio ormai alle parte, il rischio che possa cedere alle tentazioni del mercato (su tutte, quella della Cremonese di Davide Nicola) sale, a prescindere dall’arrivo di un altro difensore, Dossena, Marianucci o chi per loro. Tempo al tempo. Per tutti la priorità in questo momento è la sfida col Toro. Con o senza Mina?

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