Esattamente 45 anni fa - l'8 febbraio 1976 - usciva nelle sale "Taxi Driver", uno dei film-caposaldo della storia del cinema, considerato ancora oggi un capolavoro insuperabile nel genere drammatico.

Scritto da Paul Schrader, diretto da Martin Scorsese e interpretato da Robert De Niro, Cybill Shepherd, Harvey Keitel e da una giovanissima Jodie Foster, narra la storia di Travis Bickle, reduce della guerra del Vietnam, che fatica, a causa dei traumi psicologi subiti al fronte, a reintegrarsi nella società.

Per sbarcare il lunario - e affrontare l'insonnia cronica - trova lavoro come tassista notturno in una New York tentacolare e cinica, dove ricchi businessman e potenti uomini politici convivono con diseredati, spacciatori e prostitute. In questo condensato di contraddizioni tipicamente americane, presto le nevrosi del taxi driver Bickle finiranno per esplodere, in un crescendo di tragicità.

Una pellicola cult indimenticabile e pluripremiata: Palma d'Oro a Cannes, 4 nomination all'Oscar, tre Bafta Awards e due David di Donatello.

(Unioneonline/l.f.)

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