In Giappone il sumo è lo sport nazionale per eccellenza (anche se la sua popolarità sta calando).

Si tratta di un combattimento tipico del Giappone e ha origini antichissime. Inizialmente era praticato come rito della religione Shinto, tanto che in alcuni templi esistono delle rappresentazioni nelle quali un lottatore "combatte" con un'entità spirituale e gli dèi venivano invocati affinché concedessero abbondanti raccolti.

Le tracce di questa religiosità si possono ritrovare nella copertura del ring, simile a quella di un santuario, e nell'usanza di gettare sale a terra per purificare il ring.

Nel paese nipponico il sumo è in declino, la causa? Un calo di interesse verso alcune tradizioni legate alla disciplina, come alcune regole molto rigide legate alla vita di un lottatore: gli "aspiranti" professionisti devono lasciare infatti la scuola a 15 anni e frequentare un collegio dove tutto viene regolamentato, l'abbigliamento, l'aspetto, il cibo, il luogo in cui vivono e persino il comportamento. Rompere le regole significa l'espulsione dal rango.

(Redazione Online/s.a.)
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