Il 7 marzo 1876 lo scienziato scozzese Alexander Graham Bell ottiene il brevetto per l'invenzione cui dà il nome di telefono.

Tra gli altri personaggi, cui è stata attribuita la scoperta, Antonio Meucci, Charles Bourseul, Innocenzo Manzetti, Johann Philipp Reis ed Elisha Gray.

Nel 1854, è il fiorentino Meucci ad avere ottenuto un brevetto temporaneo, non potendosi permettere il costo per il definitivo, un apparecchio che utilizzava per comunicare in casa con sua moglie. L'inventore italiano ha contestato e denunciato più volte la non esclusiva di Bell, arrivando anche in tribunale. Purtroppo però, non è mai riuscito a spuntarla e la paternità del telefono è rimasta ad Alexander Graham Bell.

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