Il 30 dicembre 2006 l’ex dittatore iracheno Saddam Hussein viene giustiziato per impiccagione, a Baghdad.

Un’esecuzione che Saddam, secondo quanto racconta il consigliere iracheno per la sicurezza nazionale, Mowaffak al Rubaie, affronta “con la paura negli occhi”, ma a testa alta e viso coperto.

L'ex dittatore fa in tempo a dire alcune parole al suo popolo, esortando gli iracheni restare uniti.

Saddam è stato impiccato in uno dei centri utilizzati dal deposto regime per torturare i dissidenti e nemici. Viene catturato da soldati statunitensi in un villaggio vicino a Tikrit il 13 dicembre 2003 e viene sottoposto a processo il 19 ottobre 2005 da un tribunale iracheno assieme ad altri sette imputati, fra cui il fratellastro, tutti ex gerarchi del suo regime, per crimini contro l’umanità e in particolare per la strage di Dujail del 1982. Viene condannato a morte per impiccagione.

Nel 2007, il presidente degli Usa George Bush, la cui Amministrazione aveva in precedenza approvato senza riserve la condanna a morte e l'esecuzione di Saddam Hussein, condanna con parole molto forti le modalità dell'impiccagione.

(Unioneonline/m.c.)

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