Una rivoluzione, né più né meno, che passa attraverso diverse fasi, tutte storiche: il 29 dicembre 1891, Thomas Alva Edison brevetta la radio, dopo aver usato per la prima volta un vibratore a magnete per trasmissione a induzione; qualche anno più tardi schiera un sistema di segnalazioni lungo la linea ferroviaria di Lehigh Valley, un metodo di comunicazione senza fili per cui Edison ottiene il brevetto, in anni in cui si susseguono gli esperimenti di Heinrich Hertz, Nikola Tesla e, soprattutto, Guglielmo Marconi, inventore della radio nel 1985.

L'americano, uno dei più prolifici progettisti del suo tempo con oltre un migliaio di brevetti depositati a suo nome in tutto il mondo, mette così le basi per l'affermazione e lo sviluppo di uno degli strumenti di comunicazione più potenti, un'invenzione ancora fondamentale, nonostante quelle che seguiranno nel Ventesimo e Ventunesimo secolo, trasformando radicalmente la nostra società.

Edison è il primo imprenditore che applica i principi della produzione di massa al processo dell'invenzione, anche grazie alla sua altra geniale invenzione, la lampada a incandescenza. Tra le altre attività, dà origine alla Motion Picture Patents Company (la Edison Trust), una compagnia formata dall'unione delle nove maggiori case di produzione cinematografiche dell'epoca.

(Unioneonline/m.c.)

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