Esattamente 55 anni fa Martin Luther King, il più celebre leader delle battaglie per i diritti civili negli Stati Uniti, fa il suo discorso più famoso, al termine di una grandissima marcia di protesta a Washington che coinvolse più di 200mila persone.

È il famoso "I have a dream": un discorso per le libertà e l'emancipazione, contro le discriminazioni razziali e di ogni genere, contro l'odio, che è "contagioso" e finisce per colpire anche gli stessi bianchi. Uno dei discorsi più famosi della storia americana. Un anno dopo MLK vincerà il Nobel per la Pace.

Martin Luther King, oltre a essere un politico e attivista per i diritti civili, era anche un pastore protestante. Nato ad Atlanta il 15 gennaio 1929, è morto assassinato il 4 aprile 1968 a Memphis. Un colpo di fucile di precisione lo raggiunge alla testa non appena è uscito sul balcone della stanza d'albergo in cui alloggiava.

Il suo assassino un anno dopo viene condannato a 99 anni di reclusione. È morto nel 1998 a causa dell'epatite C.

Il nome di Martin Luther King è stato spesso accostato a quello di Gandhi, per il suo impegno civile e per la sua lotta pacifica che, seppur strenua, non ha mai ceduto alla violenza. Eroe e paladino dei reietti, degli ultimi e degli emarginati, si è sempre esposto perché fosse abbattuto negli Usa ogni pregiudizio etnico.

Ha predicato l'amore e la resistenza non violenta, a differenza di altri gruppi di colore che preferivano la reazione violenta: quello di Malcolm X ad esempio, che fu grande critico di MLK e definì la famosa marcia su Washington del '63 "farsa su Washington".

(Unioneonline/L)

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