Esattamente due anni fa la Francia veniva colpita al cuore da uno degli attentati più efferati e sanguinosi messi a segno in Europa.

Tre gli attacchi simultanei sferrati a Parigi da un commando votato all'Isis.

Tutto comincia davanti allo Stade de France, dove un kamikaze si fa esplodere nella zona delle biglietterie, durante l'amichevole tra Francia e Germania.

Intanto, alcuni complici armati seminano morte nei bar e nei locali del I, del X e dell'XI arrondissement.

Ma è al teatro Bataclan che si consuma la peggiore delle carneficine. Qui i terroristi fanno irruzione armati durante il concerto degli Eagles of Death Metal e per due ore tengono in ostaggio gli spettatori, giustiziandone decine, prima del blitz risolutivo delle forze dell'ordine.

Il bilancio della strage, stilato nei giorni successivi, sarà impressionante: 137 morti (tra cui 7 attentatori) e 368 feriti. Tra le vittime anche la studentessa veneziana Valeria Solesin, uccisa al Bataclan.

Della cellula jihadista sopravviverà un unico componente: Salah Abdeslam, che verrà arrestato a Bruxelles all'inizio del 2016.

Da allora, chiuso in carcere, non ha mai voluto parlare per raccontare la genesi, i retroscena e le complicità di quel giorno maledetto.

(Redazione Online/l.f.)

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