Il 31 maggio 1962 il treno merci proveniente da Milano, il numero 8151, entra nella stazione di Voghera (Pavia). Sono le 2.35 quando investe in coda il treno viaggiatori 1391 che, in sosta sul terzo binario, sta per partire per Genova. È uno degli incidenti più gravi nella storia delle ferrovie italiane: 64 le vittime, 58 le persone ferite gravemente.

Il locomotore del treno 8151 si incunea nell'ultima carrozza del 1391: tutte le vittime - quattro muoiono in ospedale - si trovano nell'ultima carrozza. Per la maggior parte sono villeggianti diretti in Riviera Ligure. Ma ci sono anche tre sardi: un ex minatore di Carbonia che aveva trovato fortuna in Germania, suo figlio di 18 anni, e un giovane di Gonnosfanadiga che lavorava a Milano. Per loro non c'è scampo.

L'eco della disgrazia è grande in tutto il Paese. Il presidente della Repubblica - l'allora sassarese Antonio Segni, in visita sul luogo dell'incidente - non trattiene le lacrime.

In seguito, secondo le ricostruzioni, si scopre che il merci era entrato in stazione malgrado i segnali di stop che indicavano il binario occupato. Arrivato in stazione a oltre settanta chilometri orari di velocità frenò quando ormai era impossibile rallentare a sufficienza per evitare l'impatto.

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