Il 28 settembre del 2005 si è aperto al tribunale di Milano il processo sul caso del crac Parmalat, uno dei più gravi scandali della finanza italiana.

In seguito alle indagine di Consob, nel 2003 emerse un gigantesco "buco" nelle casse della società di Collecchio, pari a 14 miliardi di euro.

Sul caso vennero aperti due indagini e due procedimenti paralleli.

La procura del capoluogo lombardo si occupò dell'inchiesta per aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza, falso in comunicazioni (sociali e ai revisori) e ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza della Consob, mentre quella di Parma dei reati di associazione a delinquere e bancarotta.

Tra i rinviati a giudizio anche Calisto Tanzi, patron e fondatore di Parmalat, che in Cassazione nel 2014 è stato condannato a una pena di 17 anni di reclusione.

Sono stati oltre 100mila i piccoli risparmiatori truffati dalla società.

(Unioneonline/F)

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