Don Giuseppe Diana, il parroco di Casal di Principe (nel Casertano) che da sempre è stato impegnato nella lotta contro la criminalità, è stato ucciso.

È il 19 marzo 1994. La camorra ha rinnovato la sua sfida contro lo Stato e l'ha fatto assassinare in chiesa poco prima della messa. Il sacerdote, soltanto 36 anni, è caduto sotto i colpi dei sicari nella sacrestia mentre si preparava a indossare i paramenti sacri.

Come molti altri religiosi, don Giuseppe Diana si batteva da tempo per riportare la fede in un paese feudo del clan dei Casalesi.

Dalla sua morte, sono trascorsi 25 anni, sono tante le manifestazioni e gli incontri che si sono tenuti e ancora si tengono, per ricordare il sacerdote e la lotta che gli è costata la vita.

In occasione dei 25 anni dalla sua morte, Poste Italiane ha comunicato che il ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica "il Senso civico" dedicato al sacerdote.

Il francobollo - stampato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato - raffigura sullo sfondo un gruppo di scouts, in primo piano a sinistra, un ritratto di don Giuseppe Diana affiancato, a destra, dalla scritta "Per amore del mio popolo" che rappresenta il suo scritto più noto, una lettera manifesto dell'impegno contro il sistema criminale.

(Unioneonline/s.a.)

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