Il 9 ottobre 1967, con l’accusa di aver incitato la rivoluzione in Bolivia, viene giustiziato a La Higuera Ernesto Guevara.

Nato a Rosario nel 1928, aveva assunto un ruolo di rilievo nel governo cubano dopo la rivoluzione. Ma poi aveva lasciato l’isola per fare lo stesso percorso in altri Paesi come il Congo belga e, appunto, la Bolivia.

L’8 ottobre 1967 viene ferito e catturato nel corso di un blitz compiuto dal reparto antiguerriglia dell’esercito boliviano insieme alle forze speciali americane. Da giorni era senza viveri e si era rifugiato in un canalone. Si arrende e, disarmato, avrebbe detto ai nemici: "Non sparate. Posso esservi più utile da vivo che da morto".

Il giorno dopo avviene l’esecuzione con anche la mutilazione delle mani.

Il cadavere viene esposto al pubblico a Vallegrande poi sepolto in un posto segreto. Verrà ritrovato nel 1997 da un gruppo di antropologi e i suoi resti spostati al mausoleo di Santa Clara a Cuba.

(Unioneonline/s.s.)

Ottobre 2020

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