È il 10 dicembre del 1938 quando Enrico Fermi riceve il premio Nobel per la Fisica, "per l'identificazione di nuovi elementi della radioattività e la scoperta delle reazioni nucleari mediante neutroni lenti".

Fisico italiano naturalizzato statunitense, Fermi è famoso per le sue scoperte nel campo della fisica nucleare.

Dopo gli studi alla Normale di Pisa, si trasferisce a Gottinga, in Germania, alla scuola del fisico Max Born. Poi a Leida, in Olanda, dove ha modo di conoscere Albert Einstein.

Quando torna in Italia, insegna a Roma Fisica Teorica, cattedra creata per lui, e continua gli studi con "i ragazzi di via Panisperna, sede dell'istituto, tra cui c'è anche Ettore Majorana.

Tra i suoi maggiori contributi, che gli permettono di conquistare il Nobel, c'è la teoria sul decadimento beta e sulle interazioni nucleari.

A 53 anni, quando ancora può dare tanto alla scienza, cominciano a manifestarsi i primi sintomi di un cancro allo stomaco che lo ucciderà in pochi mesi.

(Unioneonline/D)

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