È il primo settembre del 1969 quando una rivoluzione militare in Libia porta al potere Muammar Gheddafi. Guida ideologica del colpo di Stato, con Gheddafi cade la monarchia "filo-occidentale" del re Idris I.

Il colonnello sceglie di non assumere una carica ufficiale, ma si autoproclama Guida e Comandante della Rivoluzione della Gran Giamahiria Araba Libica Popolare Socialista.

Con quel titolo rimane al potere per 42 anni. Fino alla sanguinosa guerra civile del 2011 quando, sulla scia della cosiddetta primavera araba, le forze di Gheddafi vengono contrastate dai rivoltosi riuniti nel Consiglio nazionale di transizione.

Il colonnello viene catturato e ucciso barbaramente, senza alcun processo.

La Libia, dopo la sua morte e nonostante l'ingerenza delle potenze occidentali - Stati Uniti e Francia in testa -, resta nel caos.

(Unioneonline/D)

Agosto 2019

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