#AccaddeOggi: trent'anni fa con l'arresto di Mario Chiesa inizia l'inchiesta Mani Pulite

17 febbraio 2022 alle 07:01aggiornato il 17 febbraio 2022 alle 16:20

Il 17 febbraio del 1992 Mario Chiesa, presidente del Pio Albergo Trivulzio ed esponente del Psi, viene colto in flagrante mentre accetta una tangente di sette milioni dall'imprenditore Luca Magni, che voleva assicurarsi la vittoria nell'appalto per le pulizie dell'ospizio. Lo stesso Magni, viste le richieste sempre più esose, aveva contattato Antonio Di Pietro per denunciare Chiesa e i due insieme avevano deciso di incastrarlo.

Comincia l'inchiesta che passerà alla storia come Mani Pulite. Coordinata dalla Procura guidata da Francesco Saverio Borrelli e dall'aggiunto Gerardo D'Ambrosio e assegnata in prima battuta ai pm Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo e Gherardo Colombo, l'indagine porta alla luce il malaffare radicato nella pubblica amministrazione e nei partiti e ridisegna la geografia politica italiana, spazzando via Psi e Dc, senza risparmiare altri partiti.

Una stagione in cui si mescolano le speranze di una nuova società e l'esagerato giustizialismo che manda in scena i processi spettacolo e quello che è un vero e proprio braccio di ferro tra politica e magistratura. Alcune forze politiche, Lega in primi, soffiano sul fuoco per imporsi nel sistema politico. Un clima ben rappresentato nella scena del famoso lancio di monetine davanti all'hotel Raphael nei confronti di Bettino Craxi, il personaggio politico più importante tra quelli condannati.

L'inchiesta, durata due anni, ha portato a 1.300 fra condanne e patteggiamenti definitivi e a 430 assoluzioni. 

Rivoluziona lo scenario politico con la scomparsa di Dc e Psi e dà il via alla Seconda Repubblica, in cui si fronteggiano in un sistema sostanzialmente bipolare la coalizione di centrosinistra dell'ex Pci e quella di centrodestra guidata dal nuovo leader Silvio Berlusconi, fondatore di Forza Italia.

A distanza di 30 anni possiamo dire che quella lunga stagione ha azzerato la Prima Repubblica, non il malaffare.

(Unioneonline/L)