#AccaddeOggi: 9 novembre 1989, cade il muro di Berlino
Sessant'anni fa, nella notte tra il 12 e il 13 agosto del 1961, iniziò la costruzione del muro di Berlino. Lungo 155 chilometri, divise la città in due fino alla fine della Guerra Fredda. Il "gigante grigio" fu messo in piedi tra la mezzanotte e l’alba di un fine settimana d’estate. Per la sua costruzione vennero utilizzate inizialmente tonnellate di filo spinato, che separarono da un giorno all'altro strade, edifici, persone. Alla sua realizzazione lavorarono in migliaia e con la sua nascita furono interrotti anche tutti i collegamenti urbani.
Berlino rimase divisa per 28 anni. Il muro, costruito dalla Repubblica Democratica Tedesca (DDR, alleata dell’URSS) dopo la fine della Seconda guerra mondiale, fu ideato per separare Berlino Est da Berlino Ovest, che si trovava in territorio sovietico ma era amministrata da Francia, Regno Unito e Stati Uniti.
La sera del 9 novembre 1989, nella DDR era in corso una conferenza stampa, mentre il regime vacillava e i cittadini da giorni occupavano le piazze del Paese, premendo su quel muro perché cadesse una volta per tutte. Con le parole "Ab sofort", "da subito", il ministro della Propaganda Günter Schabowski passerà alla storia come "l'uomo che aprì il muro".
La risposta leggendaria venne data al giornalista italiano Riccardo Ehrmann durante un'intervista sulla nuova legge per il diritto di viaggio che avrebbe consentito di spostarsi liberamente tra l'est e l'ovest della città. I berlinesi presero il ministro in parola riversandosi a fiumi nei pressi del muro. Le guardie di frontiera furono costrette ad aprire i punti di accesso: era la fine della Guerra Fredda.
(Unioneonline/v.f.)