#AccaddeOggi: 27 maggio 1993, la strage dei Georgofili a Firenze
Il 27 maggio del 1993 intorno all'1 di notte un'autobomba imbottita con circa 277 chilogrammi di esplosivo esplode in via dei Georgofili, a Firenze, nei pressi della famosa Galleria degli Uffizi.
Perdono la vita 5 persone: i coniugi Fabrizio Nencioni (39 anni) e Angela Fiume (31 anni) con le loro figlie Nadia Nencioni (9 anni) e Caterina Nencioni (neanche due mesi di vita) e lo studente Dario Capolicchio (22 anni). Sono 48 i feriti.
Un vero e proprio attentato terroristico di Cosa Nostra, che oltre agli omicidi mirati di giudici, forze dell'ordine e politici, inizia a fare stragi indiscriminate per alzare la posta dopo le sentenze definitive del maxi processo. Ha detto Gaspare Spatuzza, uno degli esecutori materiali, che l'obiettivo fu scelto sfogliando i depliant turistici.
La deflagrazione provocò il crollo della Torre delle Pulci, sede dell'Accademia dei Georgofili, e danneggiò gravemente alcuni ambienti della Galleria degli Uffizi, comprese alcune opere d'arte andate irrimediabilmente distrutte.
Gaspare Spatuzza, pentito, uno degli esecutori materiali, ha raccontato per filo e per segno la preparazione della strage. Come mandanti sono stati condannati diversi boss mafiosi: da Bernardo Provenzano a Salvatore Riina, da Giuseppe Graviano al tuttora latitante Matteo Messina Denaro.
(Unioneonline/L)