#AccaddeOggi: 26 aprile 1986, il disastro nucleare di Chernobyl
Quel 26 aprile del 1986, esattamente 36 anni fa, era da poco passata l'una del mattino quando, durante un test di sicurezza, si verificava una tremenda esplosione al reattore numero 4 della centrale di Chernobyl, nel nord dell'Ucraina all'epoca Repubblica Socialista Sovietica: nell'atmosfera si diffuse una nube tossica da tonnellate di scorie radioattive che fece tremare tutta l'Europa.
Il più grave incidente nucleare della storia (assieme a Fukushima, in Giappone, nel 2011) sprigionò una potenza equivalente a 500 bombe atomiche come quella sganciata su Hiroshima e provocò la morte diretta di 31 persone. Ma sarebbero migliaia quelle che hanno perso la vita negli anni successivi a causa delle malattie provocate dai radionuclidi. L'area fu evacuata da 400mila persone.Tuttora la zona resta contaminata perché il materiale radioattivo non è mai stato rimosso.
Nel 2019 quel che resta del reattore numero 4 è stato racchiuso in una gigantesca cupola d'acciaio, uno "scudo protettivo" da 36.000 tonnellate chiamato New Safe Confinement, che dovrebbe limitare le fughe radioattive per almeno un secolo.
L'Unione Sovietica ha sempre cercato di insabbiare le cause dell'incidente, da attribuire ad errori tecnici, cattiva gestione, problemi relativi alla struttura e all'impianto.
"Il nostro obiettivo oggi è trasformare la zona di esclusione in un'area di rinascita", aveva detto lo scorso anno il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, prima che l'invasione russa scalasse tutte le sue priorità. La stessa centrale è stata teatro di guerra con le forze russe che hanno lasciato l'impianto a fine marzo, portando via materiale radioattivo, computer e alcuni lavoratori.
(Unioneonline/D)