Sciopero generale in Sardegna lunedì 27 novembre. E, in occasione ella protesta, nell’Isola arriverà anche il segretario della Cgil Maurizio Landini assieme al leader della Uil Emanuele Ronzoni.

Il clou della mobilitazione dei sindacati contro la legge di bilancio e le politiche del governo Meloni sarà a Cagliari, alle 9 in piazzale Trento, davanti al Palazzo della Giunta regionale, da dove partirà un corteo che arriverà fino a piazza del Carmine, dove sono previsti gli interventi  conclusivi proprio di Landini e Ronzoni.

«La Sardegna ha tante ragioni in più per scioperare - spiega il segretario della Cgil sarda Fausto Durante - perché la legislatura che volge al termine si è purtroppo distinta per una netta inadeguatezza davanti alla grandi emergenze che vivono i lavoratori e le lavoratrici, le famiglie, le pensionate, i pensionati e i giovani, ai quali sono negati diritti essenziali come la sanità, l'istruzione, la mobilità interna, la continuità territoriale».

La condizione economica - ricordano i sindacati - posiziona l'Isola al 200esimo posto fra le 235 regioni europee e si caratterizza in negativo per gli indici infrastrutturali materiali e immateriali.

«Con la colpevole collaborazione del governo nazionale - ha aggiunto Durante - questa Giunta ha prodotto poco e nulla anche sul fronte delle risorse e dei progetti per uscire dalla condizione di insularità nonostante il riconoscimento ottenuto nella Costituzione».

All'attacco anche la Uil: «Non si trovano soluzioni - ha detto la segretaria regionale Maria Francesca Ticca - per i sardi in questa finanziaria. Pensiamo anche all'energia alternativa: ci chiediamo quanto i sardi stiano incidendo sulle scelte del loro futuro. Chiaro che la Sardegna ha bisogno di una programmazione regionale forte. L'isola ha necessità di maggiore attenzione a livello locale e nazionale. Il concetto di insularità per ora è solo un contenitore vuoto. È importante che governo nazionale e regionale ascoltino e cambino atteggiamento sui bisogni dei sardi».

(Unioneonline/l.f.)

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