"Una tassa ingiusta e non utile allo scopo". Lo ha ribadito Gabriella Meloni, socia della Sarda acque minerali (Sam), durante l'annunciato incontro che si è tenuto oggi negli stabilimenti della società a Zinnigas, in territorio di Siliqua.

Meloni è stata chiara incontrando i dipendenti dell'azienda, preoccupati per l'introduzione di una tassa che potrebbe mandare in crisi il settore delle acque minerali. "Si tratta a mio parere di una tassa ingiusta e non utile allo scopo, che potrebbe generare pesanti ripercussioni industriali e occupazionali. L'incontro nella nostra azienda è stato organizzato nel contesto delle manifestazioni analoghe promosse in tutta Italia da Mineracqua, la Federazione Italiana delle Industrie delle Acque minerali naturali e delle Acque di Sorgente , alla vigilia dell'incontro programmato dal governo con le categorie. Il nostro augurio è che ci sia un ripensamento da parte". L'incontro si è tenuto principalmente per informare i lavoratori sull'impatto che la plastic tax avrà sul settore.

L'iniziativa vedrà il coinvolgimento diretto delle imprese associate, rappresentative di un settore che conta su circa 130 aziende (per oltre 250 marche) e impiega oltre 40mila persone tra diretti e indiretti.

Al momento, sembra che il governo sia orientato a un ridimensionamento di questa tassa: si è parlato di 50 centesimi, anziché 1 euro/chilo. Le aziende interessate chiedono invece che le plastiche riciclabili al 100% come il Pet, utilizzato da tutta l'industria delle acque minerali naturali e di sorgente, non vengano tassate. "Attendiamo risposte concrete - chiude Gabriella Meloni -, è in gioco il futuro delle aziende e dei dipendenti".
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