Sanità, la lente della Corte dei Conti sulle risorse non spese
Dalla relazione emerge che 117 milioni non sono stati utilizzati dalle aziende sanitarie. I giudici: «Un segnale allarmante»Oltre 3,4 miliardi nelle casse dell’amministrazione. La difficoltà nella spesa ancora una volta protagonista nella relazione della sezione di controllo della Corte dei Conti sul rendiconto generale della Regione per l’esercizio 2023. Oggi era in programma solo la verifica del rendiconto, il 27 settembre è atteso il giudizio di parifica da parte delle sezioni riunite.
Dalla relazione emerge che 117 milioni non sono stati utilizzati dalle aziende sanitarie, «un segnale allarmante», hanno precisato i giudici. In avanzo ci sono invece 530 milioni, ovvero l’ammontare dell’assestamento di bilancio atteso in Consiglio regionale per ottobre.
«Già da queste settimane inizieremo a predisporre la manovra di bilancio 2025-2027, di modo che si possa procedere per tempo e dare al Consiglio il tempo necessario per un'approvazione entro l'anno evitando l'esercizio provvisorio, e così da avere un bilancio di previsione che ci consenta di partire subito con la spesa», ha spiegato l’assessore al Bilancio Giuseppe Meloni che con la presidente Alessandra Todde ha partecipato all’adunanza della Corte dei Conti.
In particolare sui fondi non spesi per la sanità, «lavoriamo perché questo non si ripeta». Dopo il 27 settembre l’assestamento da 530 milioni: «Abbiamo già dato agli assessorati incarico per verificare gli stanziamenti da prevedere nella prossima variazione».