Via da domani, anche in Sardegna, alla stagione dei saldi invernali, con le promozioni che andranno avanti per 60 giorni.

Secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio, il giro d’affari nell’Isola si aggira attorno ai 62 milioni di euro, la metà (32,8) nel sud Sardegna.

Lo shopping interesserà 292mila famiglie circa in tutta la Regione, nel Sud 155mila. Mediamente una famiglia (che conta 2,25 componenti, 2,3 a livello nazionale) spenderà circa 212 euro (dato inferiore rispetto a quello nazionale che arriva a 304 euro). La spesa per ogni sardo sarà di 94 euro (96 nel sud Sardegna e 133 a livello nazionale).

«L’aumento del costo delle materie prime preoccupa i commercianti – spiega il direttore di Confcommercio Sud Sardegna Giuseppe Scura – tuttavia gli esercenti auspicano che possa arrivare un aumento delle vendite promozionali rispetto allo scorso anno. Le previsioni ci dicono che tornano gli acquisti nelle botteghe di quartiere e maglieria, pantaloni, giacconi, scarpe e accessori saranno più che mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti come invece in altri settori che hanno risentito dell’inflazione».

Ed ecco, da Confcommercio, le indicazioni per gli acquisti in saldo:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto;

2. Prova dei capi: non c’è obbligo ma è a discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

(Unioneonline/v.l.)

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