Stangata per il settore dell'autotrasporto in Sardegna, che nell’Isola sta colpendo pesantemente le circa 1.500 imprese artigiane, con oltre 4mila dipendenti, che movimentano l'80% delle merci su tutto il territorio.

A lanciare l’allarme è Confartigianato Imprese Sardegna.

Secondo l’associazione di categoria, l'aumento del prezzo del diesel alla pompa, che era un anno fa di 1,35 al litro, è oggi pari a 1,65 euro (+22,3%). Pertanto, si stima che il costo di un pieno per un mezzo pesante di oltre 11 tonnellate sia salito di 150 euro. Prendendo come riferimento la percorrenza media di un tir all'anno di 100mila chilometri con 3,3 chilometri al litro, il risultato produce un aumento insostenibile per un autotrasportatore, che in soli 12 mesi comporta un aggravio di costo di migliaia di euro per ogni automezzo.

"Come associazione imprenditoriale avevamo avvertito per tempo dei rischi che si sarebbero abbattuti sul mondo dell'autotrasporto con il rincaro dei carburanti, proponendo alcune misure emergenziali al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini e al viceministro Teresa Bellanova. Dobbiamo dire che non siamo stati ascoltati", ha commentato la presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai.

"Le aziende dell'autotrasporto si trovano ormai schiacciate sia dai rincari dell'energia all'ingrosso, sia da quelli dei carburanti al dettaglio: sulle attività produttive grava il peso della ripartenza dell'economia nella fase post-pandemica. Ricordiamoci che in particolare nella nostra regione, più dell'80% delle merci viene veicolata su gomma e attraverso le navi. Se pensiamo come l'aumento del prezzo alla pompa del gasolio, solo pochi giorni fa sia andato oltre i 1600 euro per mille litri, ossia il 13% più della settimana precedente, possiamo immaginare dove e come questo extracosto andrà a scaricarsi: prima sulle imprese del trasporto merci, poi sulle aziende di trasformazione e infine sui consumatori e, quindi, sull'economia", ha aggiunto.

A tutela di migliaia di piccoli e medi autotrasportatori, Confartigianato chiede che il governo "metta in campo provvedimenti immediati per alleggerire la pressione sulle imprese, restituendo parte di quel 'tesoretto', quantificato in un miliardo di euro, incassato dal fisco a titolo di extragettito derivante dalle accise sul prezzo alla pompa dei carburanti".

(Unioneonline/F)

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