Da domani i pedaggi autostradali aumenteranno del 2%, con un ulteriore incremento del 1,34% dal 1 luglio 2023.

Lo annuncia una nota del Mit, nella quale il vicepremier e Ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini spiega che si rischiava «un aumento che sfiorava il 5%, scongiurato» e che «nel nostro Paese, gli incrementi sulle tratte interessate sono inferiori all'inflazione».

È confermato anche lo stop agli aumenti sulle Autostrade A24/A25 Roma-L'Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara: il Ministero, si legge, sta facendo approfondimenti per una eventuale riduzione. «Sono scongiurati gli aumenti nella stragrande maggioranza delle società autostradali italiane», si sottolinea nella nota, il 50% delle arterie è senza incrementi, gli aggiornamenti delle tariffe sono graduali e con tagli rispetto alle previsioni.

Con l’aggiornamento del piano economico in corso, nessun inasprimento in vista per le società (Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., Milano Serravalle, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. - Tronco Autocisa, Società Autostrade Valdostane S.p.A., Tangenziale di Napoli S.p.A., Autostrada dei Fiori S.p.A. - A6, Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus S.p.A., Società Autostrada Tirrenica p.A., Raccordo Autostradale Valle d'Aosta S.p.A, Concessioni Autostradali Venete S.p.A.), zero incrementi per quelle con la concessione scaduta (Autostrada del Brennero S.p.A, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. - A12 Tronco Ligure Toscano -, Autovie Venete S.p.A., SATAP S.p.A. - Tronco Torino, Alessandria, Piacenza, Autostrada dei Fiori S.p.A., Società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D'Aosta), inalterate la BreBeMi, la Pedemontana Lombarda, la Strada dei Parchi Spa, il consorzio per le autostrade siciliane.

(Unioneonline/v.f.)

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