La musica è finita
Caffè Scorretto
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
C arlo aveva 75 anni, una casa e un lavoro statale. In un’altra vita fu docente di educazione musicale in una scuola media di Cagliari. Introverso, scapolo: era impossibile “accenderlo”, per tutti. Anzi, quasi tutti. A questa regola ferrea (ignorare il mondo) sfuggivano gli alunni, cioè la sua famiglia. Quelli sì, lo illuminavano: giocava con loro a calcetto, accompagnava in auto gli studenti che abitavano lontano dal campo dell’Ossigeno. La domenica capitava che organizzasse gite per far conoscere ai suoi ragazzi, perché li sentiva suoi nel cuore, angoli suggestivi della Sardegna.
Come sia finito in una roulotte fatiscente in un parcheggio dove quelli del rione sapevano chi era, ignorando però chi era stato, è difficile da capire. Ancor più da accettare. Viveva nascosto perfino dai suoi alunni, che ogni tanto lo incontravano su un autobus, ma si accorgevano che il professor Carlo non era più lui. Quasi si era dimenticato di sé.
E così, da punto di riferimento come un appassionato insegnante sa essere, si era man mano tirato fuori dal mondo, proprio là dove aveva scelto di stare. Hanno trovato il corpo solo giorni dopo la morte, e solo perché dalla roulotte usciva un odore che non celava misteri.
E ora un caffè scorretto, che per una volta dimentica la esse, racconta l’insegnante che fu. Chissà dove vagava, il professor Carlo.