I primi quattro-cinque mesi dell'anno sono stati i più duri della pandemia di Covid-19. Terapie intensive sature, morti, migliaia di contagi. Poi la situazione è andata via via migliorando mentre gli infettivologi avvertivano: «Attenzione all'autunno, potremmo assistere a una recrudescenza del virus». La replica di chi ha le sorti del Paese in mano è stata immediata: «Ma ora sappiamo cosa fare, siamo pronti». Eh sì, proprio così. Ancora non si sa se la scuola riprenderà l'attività; gli sciacalli del Covid sono sempre in azione, con aumenti dei prezzi su alcuni beni del 4250 per cento (fonte Francesco Merloni, presidente dell'Anticorruzione); un certo Ricciardi, che sarebbe un consulente scientifico del Governo, ha annunciato che se continua così «sono a rischio la ripresa delle lezioni e le elezioni», manco fosse il dittatore dello stato libero di Bananas. Su tutto vigilano i parlamentari che avevano promesso: «Quest'anno niente ferie». Addirittura, il sito del Senato il 18 giugno avvertiva che Palazzo Madama alle ferie manco ci pensava e che per tutto agosto sarebbe rimasto aperto. Parola della presidente Elisabetta Casellati: Camera e Senato sono in ferie dal 7 agosto. Siamo decisamente pronti. A chiudere questo sgangherato Paese e affidarci a Nostro Signore.

IVAN PAONE
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