A nche nella recente tragedia di Viviana e Gioele, mamma e figlioletto trovati morti in provincia di Messina, dopo una straziante vicenda durata un paio di settimane, per qualche giorno si è affacciata l'ipotesi dei “cani feroci”, che avrebbero fatto scempio dei due sventurati. Del resto, non ci si può aspettare altro da una società che per indicare persone cattive le definisce “bestie”. In realtà le bestie esercitano la violenza solo per sopravvivere, secondo regole dettate da madre natura. Non c'è niente di feroce. Neanche negli orsi a cui in Trentino e Alto Adige si dà la caccia solo perché difendono il loro territorio dall'invasione di turisti, escursionisti, podisti e appassionati di mountain bike. Nell'immaginario collettivo lo squalo (complici alcuni ben riusciti film hollywoodiani) è l'archetipo dell'animale spietato, sterminatore di uomini. In realtà si contano ogni anno 7 vittime di squali. Le zanzare uccidono 750mila persone all'anno. Ma se si vuole conoscere l'animale più feroce della Terra si deve andare allo zoo di New York, nel Bronx. Dal 1963 c'è un'esposizione denominata “The most dangerous animal in the world”, ovvero “L'animale più pericoloso al mondo”. L'esposizione consiste in uno specchio.

IVAN PAONE
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